Fichi, miei adorati...
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Ciliegie, fichi e lamponi: tre frutti diversi che mi fanno impazzire, che adoro e venero.
Mi chiedo se la mia passione sfrenata per questi frutti possa dipendere solo dal brevissimo periodo in cui è possibile trovarli buoni (e nemmeno sempre) e consumarli.
Mi pare quasi riduttivo affermare che possano piaceri tanto solo perché posso concederli per periodi così brevi, del resto però le loro apparizioni sono tanto fugaci quanto intense e meravigliose...
Anche per i fichi, almeno per quanto mi riguarda, vale il discorso (ahimè) fatto con le albicocche: difficile riesca a trovarne di veramente buoni.
I migliori che abbia mai mangiato li ho consumati in Sardegna, in Costa Smeralda: l'hotel in cui stavo ne metteva dei piatti ricolmi ogni giorno a pranzo sul buffet, e per riuscire a prenderne c'era sempre da fare la fila. Di un buono da paura.
Da allora sono passati circa 10 anni affinché potessi di nuovo gustarne di molto simili: una delle zie del mio fidanzato ha un meraviglioso fico in giardino, e qualche anno fa ho avuto la fortuna di poterne assaggiare i frutti: beh, deliziosi, proprio come quelli mangiati tanti anni prima.
Quest'anno ho avuto una doppia fortuna: durante la vacanza romana, il suocero si è ricordato del mio amore viscerale ed ha comprato una 20ina di fichi. Un colpo di fortuna incredibile, perché erano tutti buonissimi.
...e giusto il giorno seguente, chi è passato a trovare proprio i miei suoceri, portando loro una ciotolona ricolma di fichi appena colti dal suo albero? Proprio la zia di cui sopra! E giusto il giorno prima che rientrassi a casa!
Imbustati e trasportati con grande cura a casa, la stragrande maggioranza me la sono sbafata così, uno dietro l'altro.
ne ho salvati solo una decina, e sono quelli che vedete in questo post: non mi hanno tradita nemmeno stavolta. Dolci e deliziosi, proprio come li ricordavo.
NdA: questa crostata può diventare un dolce gluten free, usando maizena nella crema pasticcera (nelle stesse dosi della farina) ed una frolla adatta (per esempio quella di riso)
TORTA AI FICHI CON MIELE DI CARDO
Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro circa
per la frolla di mandorle (frolla di riso in variante gluten free)
100 gr di burro
80 gr di zucchero a velo
80 gr di farina di mandorle
200 gr di farina 00
2 tuorli
1 pizzico di sale
scorza di limone (oppure 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia)
latte q.b se necessario
per la crema pasticcera
350 gr di latte
2 tuorli
70 gr di zucchero
35 gr di farina (maizena in variante gluten free)
vaniglia (o scorza di limone)
per finire il dolce
40 gr di confettura di fichi
7-8 fichi
una manciata di mandorle (d'Avola possibilmente) a filetti e tostate
2 cucchiai di miele di cardo
succo di 1/2 limone
Preparazione
Per prima cosa preparo la crema pasticcera (visto che necessita del riposo in frigo per raffreddare è la prima che realizzo).
Versate il latte e la scorza di limone (nel mio caso) in un pentolino e scaldate.
In una ciotola a parte mescolate zucchero, farina e tuorli fino ad avere una sorta di pasta.
Versateci poco alla volta il latte caldo, stemperando e mescolando bene con una frustina.
Riversate, filtrando il composto, nel pentolino e con una spatola mescolate la crema fino a che non si addenserà: attenti a non portare a bollore, altrimenti rischiate che si "strappi".
Versate in una ciotola di porcellana o vetro e raffreddate il composto.
Mettete in frigo e proseguite con la frolla di mandorle.
Verso le farine, lo zucchero, il sale, la scorza grattuggiata di limone ed il burro a tocchetti nell'impastatrice ed aziono la macchina, facendo andare fino ad avere il classico imposto sabbioso.
A quel punto aggiungo i tuorli e, se fosse necessario, un goccio di latte.
Appena il composto comincia a formarsi spegnete.
[a questo punto io procedo diversamente da come indicato di solito: anziché far riposare adesso il composto in frigo e poi rivestirci la teglia, eseguo l'operazione al contrario. Stendo subito il composto, ci rivesto la teglia e poi lo lascio riposare in frigo così]
Rivesto lo stampo col composto e lo metto a riposare in frigo.
Accendete il forno a 180°.
Una volta a temperatura rivestite il guscio di frolla con carta stagnola, riempite con fagioli secchi ed infornate per circa 12 minuti.
A quel punto levate fagioli e stagnola ed infornate nuovamente, fino a che la frolla sarà dorata: mi raccomando, attenti a non cuocerla troppo, altrimenti diventa amara. Nel mio caso ci sono voluti altri 15 minuti.
Levate dal forno e lasciate da parte a raffreddare.
Ora potete pensare ai fichi ed alle mandorle.
Prendete dei bei fichi maturi, sciacquateli velocemente, asciugateli, eliminate le due estremità e tagliateli a rondelle.
[anche se ci rimette un po' a livello estetico, io non amo lasciare la buccia e la levo -si vede nella torta grande, mentre in queste tortine l'ho lasciata-]
Prendete le mandorle (se hanno la pelle) e tuffatele in acqua bollente per qualche minuto: levatele, spellatele e tagliatele a filetti, che farete poi tostare in una padellina antiaderente senza alcuna aggiunta di grassi.
In un altro pentolino versate il miele di cardo ed il succo di limone: appena raggiunge un leggero bollore spegnete e lasciate intiepidire.
Ora avete tutti gli elementi.
Recuperate il guscio di frolla, stendeteci un velo leggero di confettura di fichi, ricoprite con la crema pasticcera, aggiungete i fichi tagliati a rondelline, spennellateci il miele -che una volta tiepido dovrebbe aver recuperato parzialmente la sua viscosità e dovrebbe aderire meglio i fichi, mentre da caldo è troppo liquido- ed alla fine spolverizzate con le mandorle tostate.
Lasciate assestare qualche ora in frigo prima di consumare.