Buon compleanno Italia mia...e risotto.

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"Quando sarò grande andrò a vivere in Italia!"
"E perché scusa? Qui non stai bene?"
"Certo che sto bene, ma io mi sento italiana!"
"Beh, lo sei. I tuoi nonni paterni sono di Varese, i materni trentina e laziale, la mamma vicentina, hai documenti italiani... il tuo essere italiana non cambia mica se vivi qui, ce l'hai nel sangue!"
"Lo so, è proprio per questo che devo andarci. Non mi basta essere italiana qui, voglio esserlo lì".

Questa conversazione avveniva con una discreta frequenza tra una piccola Sarah e suo padre.
Nata e cresciuta in Ticino fino ai 21 anni, questo richiamo verso quelle che sono le mie origini l'ho sempre sentito forte.
Lui non ha mai compreso davvero quanto sentissi forte il legame con l'Italia.
Mio padre è nato in Svizzera, da genitori italiani: ha giurato fedeltà alla Svizzera, ha fatto il militare lì, ci è cresciuto, esattamente come me, ma lui si sente profondamente svizzero. Non credo abbia mai sentito le sue origini italiane, e se l'ha fatto non ne ha mai parlato.
Partivamo praticamente dalla stessa situazione, eppure questo mio amore per l'Italia non l'ha mai compreso.
Io adoro la Svizzera, e me ne sono resa conto proprio quando me ne sono andata. Sono svizzera per moltissimi tratti del mio carattere: precisa, puntigliosa, riservata, puntuale, estremamente rispettosa delle regole. Sono orgogliosa di essere svizzera, su questo non ci piove.
Nonostante questo, l'Italia mi è sempre stata nel cuore. Non so spiegarlo a parole, è una sensazione, un richiamo, un po' come le sirene per Ulisse: lo senti e non riesci a resistere.
Alla fine ci sono venuta davvero a vivere, in Italia.
Ci siamo guardate per un po', io la immaginavo diversa, idealizzandola forse come si fa con tutti i grandi Amori: mi ha sorpresa, nel bene e purtroppo ultimamente spesso nel male.
Non è questa l'Italia che sognavo, ci sono tante cose che non mi piacciono e che vorrei cambiassero, tante persone che vorrei si levassero di torno e lasciassero finalmente respirare il Paese.
Nonostante tutto però, nonostante i difetti, i problemi, le crisi almeno in una cosa vorrei restasse così com'è : un' Italia u-ni-ta.
E continuo a viverci con la speranza che possa riprendersi la dignità che merita, vorrei che si cominciasse a respirare un'aria nuova, che si spendessero soldi per la cultura, che non si chiudessero ospedali, che si costruissero nuove carceri anziché svuotarle una tantum ributtando per strada delinquenti, che si creassero fondi per la scuola pubblica affinché tutti avessero le stesse possibilità di crescere e (in)formarsi, che invece di insultare una popolazione colpita dal terremoto dicendo che è un peso per il Paese si cominciasse a far qualcosa per dar loro una casa e rendergli indietro una vita, che ci fosse maggiore umanità per chi sta peggio invece di scansarlo perché ci rallenta il cammino, che si smettesse di ingegnarsi per fare le cose in modo furbo -e spesso disonesto- e si iniziasse ad usare quel tempo per fare qualcosa di intelligente; vorrei che ognuno di noi si rendesse conto che abbiamo tutti una responsabilità (chi piccola, chi più grande) per come stanno andando le cose e che tutti cercassimo di fare del nostro meglio per tirare finalmente su la testa.
Vorrei il meglio per questo Paese che avrebbe tutto (mare, montagne, cultura, città splendide, una profonda cultura gastronomica) e che non sa valorizzare niente.
Vorrei ci si liberasse finalmente del vecchio e che si potesse cominciare ad essere quel Paese meraviglioso che sognavo da piccola.

Buon compleanno, mia amata Italia: che questi primi 150 anni ti siano d'insegnamento, che tu possa affrontare il futuro ricordando i tanti errori e che soprattutto possa crescere sulle basi di quel che di buono c'è stato.

Come dicevo qui sopra le mie origini italiane sono diverse e variegate: dovendo scegliere una ricetta da proporvi oggi opto per la Lombardia, regione in cui vivo ora.
Riccardo e Valentina, di Cucinando, hanno pensato di chiedere alla squadra di blogger con cui collaborano  di proporre ognuna una ricetta della propria regione proprio per questa giornata, così da unirci virtualmente anche attorno ad un tavolo, ognuna col suo piatto: la foto qui sopra è il simbolo di questa idea, e guardate come hanno addobbato a festa la vetrina del negozio.

Per "Cucinando in..." quindi vi propongo una ricetta tipica della Lombardia, il classicissimo risotto allo zafferano.

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Per la ricetta del RISOTTO ALLO ZAFFERANO vi rimando direttamente QUI, dove ne troverete anche la storia.

Oppure seguite la mia ;)

Ingredienti per 2 persone

200 gr di riso Arborio o quel che preferite per i vostri risotti
1/2 cipolla
midollo q.b (a piacere)
burro q.b
parmigiano q.b
pizzico di zafferano (NON quello in polvere, ma i fili veri e propri)
brodo di carne leggero

Preparazione

In una noce generosa di burro fate soffriggere la cipolla ed il midollo, aggiungeteci il riso e tostatelo.
Cominciate a cuocerlo aggiungendo gradualmente il brodo, in cui io metto in infusione lo zafferano (potete anche farlo rinvenire in un mestolo di brodo caldo ed aggiungerlo subito tutto al risotto).
Portate il riso a cottura, mantecate con ancora un poco di burro ed abbondante parmigiano.

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E
Questo post è veramente bellissimo....il risotto un must italiano sempre ottimo! Complimenti!
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S
Avrei voluto rispondere quasi ad ognuna di voi, commento per commento, ma questi giorni sono stata a Roma e sono rientrata ieri sera.<br />Farlo ora diventerebbe lunghissimo e dispersivo.<br />Mi limito a ringraziare chi si è complimentato ed a compiacermi di chi ha una visione simile della mia: non per piaggeria, ma perché essendo un&#39;idea condivisa anche da altri spero davvero che si diffonda come una splendida malattia e che possa davvero permetterci di riappropriarci di questo Paese.<br /><br />Un abbraccio a tutte.
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M
Le tue parole sono vibranti e accorate: un inno all&#39;Italia che tutto vorremmo e il risotto allo zafferano è un piatto simbolo della gastronomia italiana :D
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G
un favoloso classico!<br />W l&#39;Italia!
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F
Sono una tua assidua lettrice silenziosa che oggi cerca aiuto da te e dalle tue tante conoscenze .Volevo segnalarti su facebook &quot;missing Alessia e Livia Schepp&quot; e swissmissing ,chiedono firme per la petizione delle gemelline scomparse...io ci voglio credere...Se hai tempo di andare a leggere e se ritieni opportuno di firmare te ne sarei grata...grazie comunque e scusa l&#39;intrusione nel tuo blog!
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